L’integrazione può essere un alleato prezioso
Nel metodo VDC non parlo quasi mai di prodotti, perché l’obiettivo non è mai spingere a “fare di più”, ma a scegliere meglio. Ma in alcuni momenti, e per alcuni sintomi specifici, l’integrazione può diventare uno strumento utile. A patto di sapere cosa si sta facendo.
La dottoressa Maria Bravo, nutrizionista che collabora con VDC da tempo, lo ripete sempre: ogni integratore ha un suo senso se risponde a un’esigenza precisa.
Per esempio, se sei una ginoide e in estate cominci a sentire le gambe pesanti, hai due strade:
- aumentare l’idratazione (fondamentale)
- affiancare, se serve, un drenante o un integratore per il microcircolo
Gli integratori che usiamo nel protocollo drenante
La dottoressa ha selezionato con cura alcuni integratori, studiandone i principi attivi, la composizione e la qualità, da associare al protocollo drenante:
- Bromelina: se presa lontano dai pasti aiuta a ridurre l’infiammazione e a favorire il drenaggio. Se invece la prendi durante i pasti, migliora la digestione delle proteine.
- Lynfase: contiene principi attivi combinati che supportano il drenaggio linfatico ed epatico. Può essere usato in cicli brevi (20-30 giorni) e anche abbinato alla bromelina, se necessario.
- Pycnogenol: rafforza il microcircolo, molto utile in estate o se viaggi spesso.
- Sali minerali: fondamentali se sudi tanto o sei spesso spossata, soprattutto in estate. Il potassio è essenziale per bilanciare i liquidi e contrastare la ritenzione.
- Amminoacidi: un supporto efficace se ti alleni con regolarità. Aiutano il recupero muscolare (post allenamento) e migliorano la performance (pre allenamento).
- Creatina: utile se stai cercando ipertrofia muscolare. Ma su alcuni biotipi – come quello ginoide – può trattenere acqua e dare quella sensazione di gonfiore che stavi cercando di evitare.
Il rischio più grande? Voler fare tutto insieme
Uno degli errori più comuni è pensare: “Se uno funziona, tutti insieme funzionano meglio”. Purtroppo non è così. Imbottendosi di integratori si rischia di:
- creare confusione (non capisci più cosa funziona e cosa no)
- generare effetti opposti (alcuni principi si sovrappongono)
- farti desistere (quando tutto è complicato, si molla)
La chiave è scegliere uno, massimo due obiettivi prioritari e costruire intorno a quelli. L’obiettivo non è accumulare flaconi, ma fare scelte di integrazione consapevole.
E se ho una patologia o sto allattando?
Ci sono casi in cui è necessario un parere medico. Ad esempio, se sei in allattamento o soffri di tiroidite di Hashimoto, non tutto è adatto a te. Alcuni integratori vanno evitati o assunti con cautela, altri possono interferire con i farmaci (come nel caso della soia e dell’Eutirox).
L’integratore giusto è quello che ti serve adesso
Non c’è bisogno di comprare tutto. Né di assumere qualcosa solo perché lo fanno le altre. Ogni corpo ha una sua storia, ogni fase della vita ha esigenze diverse. L’integrazione, nel metodo VDC, è parte di un percorso più ampio: parte dall’ascolto, passa per il movimento, e si nutre anche delle scelte che fai a tavola.
Se non sai da dove partire, chiedi. Valutiamo insieme. Con un approccio di integrazione consapevole, puoi davvero sostenere il tuo benessere.”