Le radici della mia idea di postura e consapevolezza corporea
Sono cresciuta in una casa dove si parlava continuamente di vertebre, muscoli contratti e allineamento corporeo. Mio padre, ortopedico, ci aveva insegnato fin da piccole che il corpo è una macchina perfetta, ma va rispettata. Ricordo ancora le sue lezioni improvvisate: “Camminate scalze per sentire davvero l’appoggio dei piedi”, “Vietato indossare ballerine”, “Si prende l’ascensore per scendere, mai per salire”.
All’epoca mi sembravano stranezze, ma oggi capisco che stava già piantando i semi di quella che sarebbe diventata la base del mio metodo.
Quando poi ho iniziato a studiare il pilates a New York nel 2008, ho finalmente compreso il collegamento tra tutto quello che avevo assorbito in famiglia e quello che il mio corpo mi stava insegnando attraverso il movimento. La postura non era solo un dettaglio da correggere: era il linguaggio attraverso cui il corpo comunica con noi e prendere consapevolezza.
Perché la postura sbagliata ci cambia (più di quanto pensiamo)
La nostra vita ci costringe quotidianamente in posizioni innaturali. Otto ore al computer con le spalle curve e la testa protrusa in avanti. Lo sguardo costantemente rivolto verso il basso per guardare il telefono. Sedute in auto con il bacino basculato. Sul divano in posizione “a banana” con la schiena che affonda.
Il nostro corpo, incredibilmente adattabile, si modella su queste posizioni ripetute migliaia di volte. Ma questa adattabilità ha un prezzo: perde gradualmente la memoria di come dovrebbe stare.
E qui inizia il vero problema. Perché non si tratta solo di sembrare più gobbe o più basse. Una postura scorretta compromette la respirazione, limita la mobilità delle articolazioni, crea tensioni che si trasformano in dolore e influenza persino il nostro stato emotivo.
Una visione integrata: dalla postura al benessere completo
Uno dei concetti che ho sempre trovato più affascinanti è che siamo una catena muscolare unica. Piedi, ginocchia, bacino, colonna vertebrale, spalle, testa: tutto è connesso. Un anello debole compromette inevitabilmente tutto il resto.
Per questo in VDC lavoriamo sempre dal basso verso l’alto, dalle radici. Se i piedi non appoggiano correttamente, le ginocchia si scompensano. Se le ginocchia sono fuori asse, il bacino si blocca. Se il bacino è bloccato, la colonna vertebrale perde le sue curve naturali. E così via, in una reazione a catena che coinvolge tutto il corpo.
Questa visione globale è quello che distingue il nostro approccio: non correggiamo un singolo problema, ma riequilibriamo l’intero sistema.
La postura è come le fondamenta di una casa
Mi piace spesso usare questa metafora: la postura è come le fondamenta di una casa. Se sono storte, tutto quello che costruisci sopra prima o poi crolla.
Nel fitness tradizionale spesso si lavora sulla “decorazione” – muscoli più tonici, addominali definiti, glutei scolpiti – senza occuparsi delle fondamenta. È come mettere carta da parati su un muro che ha crepe strutturali: potrà sembrare bello per un po’, ma il problema di base rimane.
In VDC facciamo il contrario. Prima consolidiamo le fondamenta – l’armatura muscolare che sostiene il nostro scheletro – poi costruiamo sopra. Solo così ogni esercizio diventa davvero efficace e sicuro.
Allenarsi con consapevolezza: come funziona il metodo VDC
Quando ho iniziato a sviluppare il metodo, ho capito che non potevo separare il lavoro posturale da quello di forza. La postura corretta non poteva essere un “extra” da aggiungere agli allenamenti: doveva essere il modo stesso in cui si eseguono gli esercizi.
In VDC non parliamo mai solo di muscoli, ma di postura e consapevolezza corporea, perché sono il modo in cui il corpo ci parla.
Ecco perché in VDC non esistono “esercizi per la postura” come categoria separata. Tutte le nostre classi – dai Total Body al Pilates, dal PHA al Booty Barre – hanno un’attenzione particolare per l’allineamento corporeo. È integrato in ogni movimento che facciamo.
Quando fai uno squat, non stai solo allenando gambe e glutei: stai educando l’allineamento delle ginocchia e l’attivazione del core. Quando pratichi pilates, non stai solo lavorando sulla flessibilità: stai riattivando i muscoli profondi che sostengono la colonna. Quando fai stretching, non stai solo allungando: stai restituendo lunghezza e libertà alle catene muscolari.
Le classi specifiche: quando serve andare più in profondità
Accanto a questa attenzione integrata, abbiamo sviluppato classi specificamente dedicate al lavoro posturale: Postural Pilates e Postural&Mobility.
Queste sessioni sono pensate per chi ha bisogno di un lavoro più mirato – magari perché passa molte ore seduta, o ha sviluppato tensioni particolari, o semplicemente vuole approfondire la connessione con il proprio corpo.
È un lavoro dolce ma estremamente profondo, dove ogni movimento è un invito a risvegliare la memoria del corpo e riportare ogni parte al suo posto naturale. Non è solo correzione: è rieducazione.
Il vero cambiamento: sentirsi a casa nel proprio corpo
I risultati del lavoro posturale si vedono e si sentono. Non parlo solo dell’aspetto estetico – anche se è innegabile che una postura corretta ti fa sembrare più alta, più sicura, più presente. Parlo di quella sensazione profonda di essere finalmente a casa nel proprio corpo.
Quello che mi affascina di più è che la postura diventa una forma di comunicazione con noi stesse. Quando impari ad ascoltare il tuo corpo, capisci quando qualcosa non va prima che diventi un problema serio. Riconosci le tensioni accumulate e sai come scioglierle. Distingui tra un dolore che indica un problema e uno che indica crescita.
È questo tipo di consapevolezza che voglio trasmettere attraverso VDC: non solo un corpo più forte o più tonico, ma un rapporto più intimo e rispettoso con se stesse.
Da dove iniziare: risorse per approfondire postura e consapevolezza corporea
Se senti che il tuo corpo “si è dimenticato” come stare, se passi molto tempo seduta o semplicemente vuoi migliorare la qualità di ogni tuo movimento, il lavoro posturale è il tuo punto di partenza ideale.
Per chi è nuova in VDC o vuole approfondire le tecniche base, nella sezione “Benvenuta in VDC > Tutorial” trovi video specifici che ti guidano passo dopo passo. C’è un tutorial dedicato agli esercizi posturali fondamentali e uno per aprire la cassa toracica – una delle aree più compromesse dalla vita moderna. Questi tutorial ti permettono di comprendere i movimenti chiave prima di integrarli negli allenamenti completi.
Poi puoi passare alle classi specifiche come Postural Pilates per prendere confidenza con i principi base, e gradualmente integrare altre discipline sapendo che l’attenzione posturale sarà sempre presente.
Ricorda: non si tratta di raggiungere una postura “perfetta” – quella non esiste. Si tratta di ritrovare la postura naturale del tuo corpo, quella che ti permette di muoverti con fluidità, respirare pienamente e sentirti davvero bene nella tua pelle.
Ogni allenamento diventa un’occasione per coltivare la tua postura e consapevolezza corporea, senza forzature né automatismi.


